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| ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Tempio della Concordia ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Il Tempio detto della Concordia, è ubicato, a m 700 circa a ovest del Tempio di Giunone, al margine del costone roccioso della collina. Il nome è soltanto convenzionale e deriva da una iscrizione latina di età imperiale con dedica alla "concordia degli agrigentini" erroneamente messa in rapporto con l' edificio. Questo, del migliore stile dorico, esastilo periptero, (6 x 13 colonne) si può datare intorno al 440-430 a.C..
Sorge su un potente basamento adattato alla inclinazione del suolo, con fondazione a vespaio; ha un krepidoma di quattro gradini e lo stilobate misura m 16,925 x 39,42. Ben conservata la trabeazione con l'epistilio, il triglypho e il geison; la sima aveva gocciolatoi a protome leonina. All' interno della peristasi è perfettamente inserito nel suo collegamento assiale il naos o cella, con pronao e opistodomo in antis (lungh complessiva m 28,36; larg m 9,44). Anche qui la porta tra pronao e cella è fiancheggiata da due piloni entro cui si svolge la scaletta di servizio che arriva sino al tetto. All'esterno e all'interno il tempio era ricoperto di stucco policromo.
L' eccezionale stato di conservazione di questo tempio - a parte i non pochi restauri succedutisi in due secoli - si deve alla sua trasformazione in basilica cristiana agli inizi del VII sec. d.C., quando il vescovo Gregorio di Agrigento si stabilì nel tempio pagano, dopo aver scacciato i demoni Eber e Raps e avendolo dedicato ai santi Apostoli Pietro e Paolo: la persistente tradizione di un culto gemino (dei simulacri pagani e della dedica di Gregorio) hanno fatto pensare a una originaria dedicazione del tempio alla coppia dei Dioscuri.
Fonte: qui
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