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Il ChupaCabras, MoStRi & U.F.O.

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icon9  view post Posted on 7/2/2007, 13:00     +1   -1

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Siciliana Sugnu!

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CHUPACABRAS


Introduzione

Il periodo che va dalla fine del 1994 fino a gran parte del 1995, è un periodo interessante perché registra l'intensificarsi di una serie di fatti misteriosi, già verificatisi a partire dagli anni settanta. Tra il '94 ed il '95 tali fatti hanno come scenario l'isola di porto Rico, nonché zone del Messico, del Guatemala fino ad arrivare in Florida (Miami in particolare). Questi eventi hanno attirato l'attenzione principalmente di ufologi e di appassionati del settore. In effetti, proprio l'isola di Porto Rico (3,7 milioni di abitanti - 8.900 Kmq) è costantemente al centro di probabili e frequenti episodi ufologici. Dalla fine del 1994, quindi, fino al novembre - dicembre del 1995 animali di tutte le specie (capre, pecore, cani, gatti, anatre, galline, conigli, cavalli), vengono ritrovati uccisi da un qualcosa che li priva del sangue attraverso un foro nettissimo praticato sul corpo, con maggiore frequenza sul collo. In alcuni episodi, ai corpi degli animali è stata inflitta dalla bestia qualche mutilazione.

Il Chupacabras

La stampa non ha tardato a definire tale essere Chupacabras, cioè Succhiacapre, poiché fra tutti gli animali possibili vittime del mostro, le capre sembrano occupare un posto di primo piano, come fonte di sangue o comunque di nutrimento. Secondo alcuni interessati al fenomeno, sarebbe più corretto definire tale essere con la sigla E.B.A. (= Entità Biologica Anomala).

Primi identikit del Mostro

Jorge Martin ricercatore, ufologo e direttore di una rivista specializzata, raccolse una serie di testimonianze che gli permisero di stilare un primo identikit con relativo modus operandi del mostro. Il Chpucabras sembra possedere una testa molto grossa ovale, un mento appuntito, gli occhi sono anch'essi ovali e di un colore rosso vivo. Al centro del viso, sembrano abbozzate due piccole narici. Le braccia sembrerebbero esili e le sue mani avrebbero solo tre dita artigliate. Secondo alcuni testimoni, ai lati della testa ci sarebbero delle piccole orecchie appuntite, mentre una peluria grigio/verde ricoprirebbe tutto il corpo del Chupacabras. Cammina quasi eretto e comunque su due piedi. L'incedere tipico è a balzi e lascia impronte di tipo canino di circa 10 centimetri. Il suo comportamento è quello del tipico predatore: dimostra intelligenza tattica, nonché elevate capacità di mimetizzarsi nell'ambiente in cui si trova. Le vittime attribuite al mostro, presentano tre orifizi (fori) sul collo, in corrispondenza della giugulare. Da questi fori viene estratto tutto il sangue della mal capitata vittima.

Questo fatto apre un dilemma scientifico. Un corpo dissanguato diviene subito preda del così chiamato rigor mortis che è lo stato di rigidità dei cadaveri dovuto al raffreddamento del corpo. In un corpo dissanguato, dicevamo, il rigor mortis avviene subito in quanto con il sangue viene a mancare anche l'acido sarcolactico responsabile della mobilità dei tessuti. Ebbene, nonostante i corpi delle vittime attribuite al Chupacabras siano completamente dissanguati, nessun corpo presentava segni di rigor mortis, suscitando nei medici chiamati a periziare le carcasse stupore e sgomento. Il po' di sangue che poteva rimanere nei tessuti delle vittime una volta prelevato, mostrava la stranissima proprietà di non coagulare.

Riguardo l'altezza dell'essere non vi sono pareri unanimi. Dalle testimonianze raccolte pare che l'essere in questione abbia un'altezza compresa tra i sessanta centimetri e il metro e mezzo. C'è comunque chi giura di aver intravisto - nell'ambito delle possibili manifestazioni dell'essere - una sagoma bipede di oltre due metri di altezza. L'ufologo e ricercatore martin ha così descritto le ferite sui corpi degli animali: «[...]esse si presentano come un nettissimo foro di circa 1 centimetro di diametro, solitamente se ne rivengono tre sul collo della vittima disposti a triangolo, qualche volta tali ferite sono state rinvenute sotto la mascella della vittima».

Le testimonianze

9 - 10 Marzo 1995. Una non meglio identificata creatura, attacca e uccide gli animali della signora Carballo, 30 galline e 2 capre sono rinvenute con gli inconfondibili segni dell'aggressione di quest'essere. La signora Carballo testimoniò che intravide nell'ombra, una figura simile a uno scimmione che si reggeva su due gambe, innanzi a lei.

Giugno 1995. Una notte, presso El Yunque, una casalinga fu allarmata dall'incessante abbaiare del proprio cagnolino. Uscita fuori per portare del cibo al cagnolino, scorse una figura di color grigio scuro, che correva via. Secondo la signora l'essere non era riconducibile a nessuna specie animale conosciuta, aveva un'altezza di circa 120 centimetri e un peso stimabile intorno ai 25/30 kg. Un particolare interessante è che secondo la casalinga, gli occhi dell'essere emanavano una luce biancastra, come i fari di un automobile.

Fine 1995. Una sera nella città di Gurabo, avvenne un fatto che fece affermare al suo protagonista, Jesus Sanchez, «Sono ancora sotto l'effetto di quanto mi è successo. Non sono più lo stesso da quell'incontro». Il fatto consistette in una terribile mattanza di conigli, che presentavano tutti i classici fori sul collo disposti a triangolo. Qualche sera dopo l'evento, Sanchez si trovò faccia a faccia con una sagoma scura di un orribile mostro, che riuscì a disorientare con l'ausilio di una torcia elettrica.

Tra il gennaio e l'aprile del 1996 a Portorico, migliaia di animali muoiono in circostanze analoghe a quelle precedentemente esposte. Per tali fatti Portorico è considerata come una meta precisa di quest'essere misterioso.

Primi mesi del 1996. A Miami, Florida, almeno 5 casi di uccisioni collettive di animali hanno caratteristiche analoghe a quelle avvenute a Portorico. Dai rilevamenti effettuati si poté affermare che l'essere aveva zampe larghe circa 6 centimetri e lunghe 10,3 centimetri.

Marzo 1996. Fatti simili a quelli già esposti si sono avuti a Los Angeles ed in Costa Rica. Nello stesso mese avvistamenti di possibili Chupacabras ed uccisioni di animali, si sono manifestati a Matamoros (Messico).

Primi giorni di Maggio 1996. Si ha la più cruenta esplosione della vicenda, molte le testimonianze, specialmente da parte di Messicani che giurano di aver visto «il vampiro assassino».

2 Maggio 1996. Un contadino della parte occidentale dello stato di Jalisco, fu ricoverato in ospedale per una ferita al collo che lui giurava essergli stata inflitta dal Chupacabras. Tale circostanza non fu comunque né smentita né provata. Il contadini affermò: «quell'essere aveva un muso nero, coperto di un pelo come il velluto. I suoi denti erano aguzzi ed aveva delle ali come il pipistrello».

Altre testimonianze - La cattura del Mostro

Jorge Martin, sostiene che almeno due di questi Chupacabras sarebbero stati catturati. Il primo esemplare sarebbe stato catturato a Hato, presso la cittadina di San Lorenzo, da un uomo che lo tenne in una gabbia per circa sei giorni. Dopo dovette consegnare la preda ad un «gruppo di uomini in uniforme». Secondo il ricercatore Martin si sarebbe trattato di agenti del ministero dell'agricoltura portoricano o di una organizzazione federale americana (FBI?). Il secondo Chupacabras, sarebbe stato catturato nella zona di El Yunque ai primi di novembre del 1995, da un gruppo di uomini della Forestale. Il mostro sarebbe posi stato prelevato da militari statunitensi.

Secondo altre fonti i chupacabras catturati sarebbero stati tre, precisamente un esemplare maschio, uno femmina ed un cucciolo. Questi dopo la cattura sarebbero stati prelevati da agenti dell'FBI e condotti negli Stati Uniti d'America.

Il sangue del Chupacabras

Il 3 ottobre del 1995, un poliziotto di un paesino tra Camporico e Canovanas (Portorico), esplose alcuni proiettili contro un presunto Chupacabras. Da esso fuoriuscì del sangue che fu raccolto da Jorge Martin e da alcuni suoi collaboratori, per sottoporlo ad analisi. I risultati furono sorprendenti.

Sarebbe sangue simile a quello umano, nella fattispecie a quello del gruppo A;

Secondo le analisi il sangue proveniva da una ferita all'intestino;

L'analisi genetica avrebbe rivelato delle incompatibilità tra questo sangue e quello umano, ma anche rispetto a quello di qualsiasi altra specie conosciuta.

Il Chupacabras a Calama

Calama è una città nel nord del Cile. Essa pare fu teatro della cattura di un esemplare del misterioso animale. Le testimonianze di tale fatto, furono rese da un soldato di leva che volle restare anonimo, ad un investigatore privato, Patricio Borlone. Secondo il giovane militare, nella notte del 10 maggio 1996, mentre era di guardia, gli parve di scorgere la sagome di quello che classificò senza esitazione come un Chupacabras. Decise quindi, per avere istruzioni, di avvisare un superiore. Mentre attendeva l'arrivo del superiore, il soldato ebbe modo di notare l'incedere a balzi dell'essere e, secondo la sua testimonianza, ad un certo momento sembrò galleggiare nell'aria come se avesse avuto delle morbide ali. Per via dell'oscurità, al soldato non fu possibile notare altro. Interrogato circa l'altezza della bestia, egli affermò che non doveva essere più alta di 120 centimetri. Quando arrivò una squadra di militari allertati dal superiore, il mostro si dileguò, lasciando soltanto alcune strane uova. Questo è l'unico caso in cui furono trovate delle uova dopo una supposta apparizione di chupacabras.

Telepatia

Una donna di 37 anni, residente ad Baquedano venne svegliata da forti rumori provenienti dal cortile della sua abitazione, alle sei del mattino del 30 maggio 1996. La sua casa sorgeva a pochi metri di distanza dal luogo dove alcuni giorni prima, vi era stato un evento imputabile al chupacabras: la morte per dissanguamento di nove conigli. Nonostante queste premesse poco rassicuranti, la donne volle accertarsi circa l'origine del rumore ed uscì nel cortile. Lì fu sorpresa da qualcosa alla schiena, che la fece girare di scatto: si trovò faccia a faccia con «una orribile creatura, alta circa 130 centimetri, coperto di un pelo scuro e con gli occhi grandi, luminosi e arancioni». La donna riferì anche un particolare inquietante: quando si ritrovò faccia a faccia con il mostro, questi le inviò un ordine telepatico: «non gridare», sentì forte nella sua testa, dopo di ciò svenne e fu trovata dal marito.

Anche un altro caso sembra ammettere che il chupacabras possiede poteri telepatici. Il fatto si svolse tra Calama e Baquedano. Due amici un uomo e una donna stavano in automobile a chiacchierare lungo il ciglio della strada. D'un tratto il chupacabras si pose innanzi a loro e ordinò mentalmente alla ragazza di scendere dall'auto. La ragazza stava per aprire lo sportello quando si rese conto di ciò che faceva ed intimò all'amico di partire via. L'uomo si sentiva le gambe paralizzate da una forza oscura, e dopo molta fatica riuscì a mettere in moto, non appena la bestia fu colpita dal fascio di luce dei fari dell'auto, si dileguò nella fitta boscaglia di fianco alla strada.

Chupacabras e U.F.O.

I due episodi appena citati, inducono a pensare che il chupacabras sia un essere dotato di una certa intelligenza, se non anche di discrete capacità telepatiche. Ciò spiega - almeno in parte - l'interesse per questo fenomeno dimostrato dagli ufologi. Essi in sostanza ritengono il chupacabra come la manifestazione di una presenza aliena nel nostro pianeta, sostengono inoltre che tutti i supposti episodi attribuiti al chupacabra, sono stati preceduti da avvistamenti di luci nel cielo molto intense, al punto da illuminare intere città.

Un altro episodio che sembra mettere in relazione il chupacabra e gli UFO risale al maggio del 1995 ed ha come protagonista un contadino, José Ismael Pino. Egli era nella sua casa, quando si accorse che nel cielo stava avvenendo un fenomeno luminoso molto strano. Improvvise luci illuminavano il cielo ed altre sembravano muoversi vorticosamente. Uscito fuori per rendersi conto di ciò che succedeva, restò impietrito innanzi ad «un essere alato alto circa un metro e mezzo, di fattezze scimmiesche, aveva lunghi artigli e due enormi zanne alla base di ciò che sembrava essere una bocca». L'essere lo fissava. Accanto al contadino vi era uno dei suoi cani che cercò di avventarsi su quel mostro, ma il cane tornò con il collo insanguinato. Dopo di ciò il mostrò fece perdere le sue tracce, per manifestarsi qualche giorno dopo a poca distanza, in una fattoria, dove in una notte otto pecore gravide furono dissanguate da «qualcosa che le ha private del sangue per mezzo di tre fori disposti a triangolo sul collo, in corrispondenza della giugulare». Anche in questa occasione strane lucci apparvero nel cielo poco prima dell'apparizione del chupacabras.
Alcune spiegazioni

Il chupacabras o meglio i fenomeni attribuiti alla sua possibile esistenza, cercano di essere spiegati in diversi modi. Abbiamo già visto come una delle tesi più sentite e accreditate sia quella che vede nel chupacabras il prodotto di una civiltà aliena. Esso non sarebbe altro - secondo molti - che un robot alieno inviato sul nostro pianeta per studiare le specie che lo abitano. Questo spiegherebbe la mattanza degli animali, la loro mancanza di sangue, ma non spiegherebbe come mai nessun uomo è stato ucciso dal mostro. Qualsiasi civiltà aliena interessata al nostro pianeta non potrebbe fare a meno di notare che l'uomo la specie principale che lo abita e, di sicuro, studierebbe esso anziché cani, gatti, pecore, conigli e galline.

Un'altra tesi è quella che immagina il chupacabra come il frutto di un esperimento genetico sfuggito al controllo della NASA. La NASA si sarebbe lasciata sfuggire tre di questi esseri, riuscendone a catturare solo due. Uno quindi sarebbe il responsabile delle mattanze di animali avvenute tra il 1994 ed il 1995.

C'è ancora chi cerca di affrontare il problema con i rigori della scienza, imputando le incursioni del supposto chupacabra ad animali comuni come cani randagi, pipistrelli, puma, che avrebbero sviluppato aspetti del loro comportamento un po' anomali per via degli influssi dei fattori inquinanti dell'ambiente.

I più scettici invece, negano anche l'evidenza dei fatti attribuendo le mattanze di animali a semplici eventi che «accadono in quasi tutte le fattorie dove si introducono la notte animali selvatici affamati», per dirla con Ernest Ekerlin, «il clamore sviluppato attorno alla vicenda è solo frutto di una psicosi collettiva».

Resta comunque il fatto che il chupacabras reale o fantasioso che sia, ha lo strano merito di aver attirato l'attenzione di biologi, genetisti, criptozoologi, ufologi e scienziati in genere, tutti impegnati a dare un volto, un aspetto un nome all'ombra che si aggira nei boschi, nelle campagne portoricane... ma soltanto lì?

Il chupacabras è sbarcato in Italia? - Puglia -

Il paesino si chiama SALVE, è in Puglia a circa 60 km da Lecce. Nel 1996 il paese fu al centro di quella che è stata definita una intensa attività ufologica. Durante la notte moltissime luci piroettavano sul mare avvicinandosi e allontanandosi dai pochio testimoni che le stavano a guardare. Sempre nello stesso anno, due contadini trovarono nelle campagne di salve, alcuni animali morti. Si trattava di un cane, di un gatto e di quindici galline. Le poche tracce rinvenute escludono possa trattarsi di un cane randagio o di un'altra bestia selvatica(lupo, volpe o faina). Tutte le vittime hanno tre piccoli fori sul collo disposti a triangolo all'altezza della giugulare. Le impronte rinvenute nelle campagne di Salve hanno un diametro di circa cinque centimetri, la profondità media delle impronte, tra terreno morbido e terreno più duro, è di circa 5 centimetri. Il cane e il gatto trovati per primi presentavano i tre fori sul collo dal quale fu succhiato via parte del loro sangue. Non erano comunque completamente dissanguati e nonostante fossero passate parecchie ore dopo la morte, non presentavano traccia alcuna di rigor mortis.

Le 15 galline uccise, si trovavano invece in un casolare distante dal precedente circa un chilometro. Il casolare era racchiuso entro un recinto di rete metallica che però era stata tranciata, lo squarcio nella rete metallica non era stato fatto con delle tronchesi, più presumibilmente la rete appariva strappata. Le quindici galline presentavano tutte i tre fori sul collo, anch'esse non erano state dissanguate e, a detta di alcuni, erano ricoperte da una sostanza verde gelatinosa, questo è un particolare non attendibile perché nei rapporti della scientifica manca ogni indicazione in merito. Nel resto del casolare si notano i segni del passaggio di una bestia dotata di forza immane: tralci di vita divorati, reti divelte, segni evidenti sui tronchi degli alberi. Nessuna specie dei luoghi, può essere capace di tutti questi eventi. Nessuno comunque, in Puglia, vide o sentì qualcosa nelle sere della mattanza, per cui il mistero sebbene un po' dimenticato resta pur sempre aperto.

Il chupacabras è sbarcato in Italia? - Calabria -

Marzo 1999. Un gruppo di operai di un cantiere, avvistano un grosso felino, che presumibilmente era l'autore di una strage di polli avvenuta qualche giorno prima. Si pensò quindi ad una tigre e si aprì una vera e propria battuta di caccia. L'impronta rinvenuta fu fatta esaminare da un veterinario che affermò: «[...]non è un'orma di felino, potrebbe essere stata lasciata da un grosso tasso e di certo non si tratta di un'impronta di tigre». Questa tesi non convinse molti studiosi e appassionati del settore che vollero confrontare le impronte rinvenute in Calabria con le impronte attribuite, nel mondo, al chupacabras. Le impronte erano simili al punto che qualcuno di essi affermò: «a fare strage di polli a Capo Colonna è stato il Chupacabras». Anche il modus operandi del mostro sembra essere lo stesso: animali sgozzati, dissanguati, intatti nella carni e abbandonati sul posto. Anche qui, in Calabria, non sono molte le testimonianze, gli operai primi testimoni pongono il dito sull'incedere a balzi dell'essere, nessuna notizia riguardo l'aspetto o riguardo altri aspetti.

Conclusione

Al di là di quanto detto, appare chiaro come una serie di fenomeni strani ed inquietanti cercano una soluzione. Non è facile muoversi in un campo sfuggente fatto di testimonianze frammentarie di paura e di segreti militari e paramilitari. Ciò che sconcerta più di tutto è forse la repentinità degli attacchi del mostro: imprevedibili e fulminei. Anche chi non crede all'esistenza del chupacabras deve ammettere che le grandi mattanze di animali da qualcuno sono state compiute, da qualcuno che ha agito in diversi luoghi del pianeta con le stesse tecniche e sulle stesse vittime, qualcuno quindi che segue un piano, un disegno e lo realizza poco a poco, fino a quando lo riterrà compiuto. A che punto siamo quindi? Chi può dirlo, il fenomeno resta comunque uno dei più interessanti e misteriosi. I suoi possibili sviluppi si annunciano appassionanti, e nell'attesa che si realizzino, possiamo solo assistere preparando la mente alla possibile verità.



Edited by *LorySmile* - 7/2/2007, 13:20
 
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