*LFD*foRuM - Informatica, Creazioni Grafiche e Utility WebMaster.

Studiare bene

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/4/2010, 20:48     +1   -1

Grafica, Informatica e Divertimento!
Siciliana Sugnu!

Group:
*LFD Founder*
Posts:
7,730
Reputation:
0
Location:
*Prov.Messina*

Status:


:welcometoyou:



Di seguito sono riportate alcune indicazioni su come affrontare lo studio in modo logico e produttivo, sono informazioni attinte da varie fonti di autorevoli esperti nel campo delle tecniche di studio e apprendimento. Con l'augurio che possano tornarti utili !

METODO.
Vanno approfondite determinate abilità:

* una gestione efficace del tempo;
* un piano cronologico di studio;
* una verifica continua dei risultati;
* le principali mnemotecniche;
* strategie per appunti, mappe, lettura, creazione di un testo;
* automotivazione.

E' necessario un dialogo interiore, per controllare e verificare, cioè automonitorare, cosa si sta studiando. E' quindi indispensabile:

* prevedere (tempi, materiali, risorse, scadenze);
* progettare (tecniche di studio, metodica, tempi limite, riassunti);
* automonitorarsi (passo per passo, meglio trascrivendo i progressi);
* valutarsi (il lavoro, i risultati ricevuti, i ritmi, l'impegno, le abilità, i limiti, le risorse).

Un buon sistema è tenere un quaderno di studi.


MOTIVAZIONE.
E' forte se nasce dall'interno, come consapevolezza dei propri valori. Se è forte, si riversa nello studio un forte interesse, una maggior voglia di apprendere, e si ricorda meglio e più a lungo. Solo la motivazione, accompagnata da un metodo e da strategie efficaci, garantisce con certezza il successo nello studio!
Ci può essere una motivazione :

* intrinseca: più forte, autostima, autorealizzazione
* estrinseca: incentivi, gratificazioni.

Un'alta motivazione porta a maggior successo, una scarsa motivazione ad autosvalutazione e sfiducia. E' importante pianificare dei risultati, autorinforzarsi e premiarsi.


ABILITA'.
Possono essere:

* Cognitive (Cosa si sta studiando):
o conoscenza (di una disciplina, quali prerequisiti);
o comprensione (capacità di ripetere);
o applicazione (esempi);
o analisi (correttezza dei concetti);
o sintesi (organizzazione logica);
o valutazione (giudizio critico, validità).
* Metacognitive (come si sta studiando):
* guidare l'attenzione;
* adottare strategie per apprendere;
* conoscere le leggi della memoria;
* elaborare strategie di recupero;
* rielaborare in mappe.


STUDIO
Lo studio senza metodo è disordinato, lo studio senza motivazione è noioso. Lo studio è quantità e qualità di energia investita nell'imparare; bisogna "saper studiare", cioè usare metodo. In vari passaggi bisogna prevedere cosa si deve studiare, porsi continuamente domande, leggere con cura, sintetizzare con schemi o appunti rielaborando i concetti, verificare l'apprendimento. Caratteristiche importanti sono:

* Consapevolezza del proprio valore.
* L'interesse ("Lo studio senza desiderio guasta la memoria e non ritien cosa che la pigli" - L.da Vinci).
* La costanza ("una goccia riesce a scavare anche la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza" prov.latino) Come per lo sport, così per lo studio serve costanza.
* Il metodo (lo studente motivato sente la necessità di curare un metodo e apprezza il valore di strategie di studio).

Quando studiare?
E' importante sviluppare il proprio ritmo veglia-riposo, fissare gli orari migliori nella giornata per lo studio, stabilire obiettivi primari e obiettivi secondari. No allo studiare a letto o addormentarsi alla scrivania.
Prima di iniziare và preparata la concentrazione. Meglio pause brevi che lunghe per non perdere in concentrazione. E' importante individuare il profilo giornaliero della propria attenzione ed il ritmo ideale di studio (studio, ripasso, rielaborazione, riposo). E' preferibile studiare il mattino e ripassare la sera, però lo studio prima di andare a letto (se entro il ritmo sonno-veglia) ha il vantaggio di fissare i ricordi...per questo può essere un buon momento per ripassare velocemente i concetti appresi in giornata.

Quanto studiare?
Dipende dai prerequisiti, dalla motivazione, dalla difficoltà del testo, dalla padronanza di strategie metodologiche, dall'efficienza delle proprie abilità cognitive. E' importante :

* valorizzare ciò che si studia
* elaborare schemi e mappe cognitive
* suddividere in piccoli passi contenuti complessi
* tradurre concetti astratti in immagini concrete

Come studiare e programmare il proprio studio?
Per studiare efficacemente :

* Riattivare le preconoscenze prima di studiare,
* Individuare il proprio ritmo di apprendimento,
* Variare il menù dei contenuti da studiare (meglio prima le materie più difficili, poi quelle più facili)
* Individuare i segni di stanchezza o di distrazione (un rimedio contro la distrazione è il lavoro rapido imponendosi un tempo limitato)
* Studiare tenendo conto di tutte le fasi dello studio (distribuendo il tempo tra apprendimento, rielabolaborazione, memorizzazione, recupero e tranfert)
* Studiare attivamente utilizzando i vari canali sensoriali (ripetere più volte quasi "urlando" le parole chiave, abbinare i concetti tra il canale visiso, quello uditivo e quello motorio-vocale)
* Studiare con sussidi didattici (computer, videoregistratore, registratore, ...)
* Tenere un diario del proprio metodo di studio (con un automonitoraggio)
* Premiarsi

Per programmarsi lo studio:

* Identificare i prerequisiti (scomponendo il compito)
* Scegliere gli obiettivi (scomponendo obiettivi generali, a medio termine, e obiettivi specifici), predisponendo una gerarchia di obiettivi. Gli obiettivi devono essere chiari, concreti, delimitati, idonei, misurabili, sequenziali, raggiungibili e verificabili.
* Verificare i risultati.
* Utilizzare delle strategie di studio. Tra le più importanti sottolineare le idee essenziali, prendere appunti, preparare mappe cognitive, archiviare le informazioni per reperirle con facilità.

Dove studiare?
Bisogna favorire la concentrazione, perciò ambiente ben aerato, non troppo caldo nè troppo freddo, tranquillo, silenzioso, piacevole. L'ordine facilita la concentrazione, fà risparmiare tempo; scrivania ampia, sedia confortevole, postura corretta, luce da sinistra, accessori a portata di mano. Se si è capaci di concentrarsi si può ascoltare musica - soft e di sottofondo - a basso volume. Attenzione alle distrazioni (sia interne -di tipo psicologico, per rapporti o fatti accaduti- che esterne -quali foto, telefonate, visite continue, temperatura, illuminazione, musica o TV, disordine).

Come affrontare gli esami?
Gli esami possono diventare un'opportunità di autoeducazione. Attenzione al panico e all'ossessione di non superarli, derivante da una minaccia alla propria autostima (in particolare nascente dalla propria parte bambina). Perciò bisogna accettare le proprie paure quale segnale positivo, incoraggiare con la parte adulta la parte bambina, elaborare un confronto tra le due per esaminare i dati positivi e i negativi. Per affrontare l'esame è necessario conoscere la materia (definire i confini di conoscenza rinfranca maggiormente), visualizzarsi positivamente, studiare in modo attivo (sottolineare, schematizzare, fare tabelle, definizioni, domande brevi e precise, rielaborare), programmare anticipatamente il tempo di studio per dare spazio al ripasso (ripassando "dal basso" e "dall'alto", velocemente sfogliando e lentamente leggendo, frequentemente e sistematicamente), automonitorarsi passo per passo, curare la propria stabilità emotiva (visualizzazioni positive, senso dell'ironia e dell'umorismo). L'ansia devia l'attenzione, anzichè alla domanda, sui problemi propri (con lapsus, quiproquo, ehe...ehe). Perciò attenzione e iper-riflessione per contrastare tale stato d'animo.
E' necessario prendersi cura della propria memoria, sia a breve che a lungo termine (come un bibliotecario ed una biblioteca mentale), non sovraffollare la memoria a breve termine. Attenzione al feedback (informazione di ritorno) che si stabilisce con l'esaminatore durante la prova.

Ripassare significa incidere ed inchiodare le informazioni nella memoria, per poterle riattivare e recuperare con maggiore facilità. Si ripassa solo se è presente una forte intenzione di voler ricordare e non voler dimenticare. Chi non ripete dimentica, anche se in precedenza aveva imparato qualcosa in modo eccellente il ripasso fatto con metodo e rielaborazione personale è la chiave della memoria eccezzionale, anche a distanza di tempo. E' necessario, per una competenza e maestria nello studio, dedicare la maggior parte del proprio tempo di studio alla ripetizione ed alla rielaborazione. Significa quindi organizzare le informazioni in gruppi, o reti, o sistemi coerenti e significativi. Uno dei metodi fondamentali per sviluppare una buona memoria è quello di ripetere immediatamente ciò che si è appena ascoltato o appena appreso (sovrapprendimento e verifica immediata).

La rielaborazione è una buona forma di ripasso creativo. Il ripasso và fatto continuamente, nei momenti liberi e disponibili, sinché una abilità non diventa automatica o naturale. Per ricordare (curva dell'oblio di Ebbinghaus) è necessario non solo aver capito ciò che si è studiato, ma anche ripassare frequentemente, costantemente, sistematicamente. Può essere fatto un ripasso dal basso ed un ripasso dall'alto, un ripasso per schemi, un ripasso per frasi chiave, un ripasso globale ed un ripasso analitico, un ripasso veloce (con il colpo d'occhio) ed un ripasso lento, un ripasso tramite. Utile per il ripasso veloce l'uso della sottolineatura e della evidenziazione (ad es. tramite matite colorate od evidenziatore) dei concetti:
E' necessario studiare da soli, ma è utile ripassare assieme: bisogna ripetere sempre, in modi diversi e creativi, per assimilare i concetti. La ripetizione conduce alla perfezione.


Articolo tratto da www.dei.unipd.it

:nocopy:
 
Web  Top
0 replies since 7/4/2010, 20:48   195 views
  Share