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Facebook sotto accusa!

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icon3  view post Posted on 26/1/2009, 17:30     +1   -1

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Siciliana Sugnu!

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Facebook, il noto sito di social networking, in questi giorni oggetto di offerte di acquisto da parte di Microsoft, è attualmente sotto indagine a livello nazionale da parte delle autorità del Connecticut e del Nord Carolina, che stanno investigando sulla sicurezza dei sistemi di social network.

Secondo l'accusa, Facebook non rispetterebbe le promesse in fatto di protezione e riservatezza nel suo sistema, in particolar modo per quanto riguarda l'uso dello stesso da parte di bambini.

Facebook sarebbe colpevole di non regolare in modo correto l'uso del suo sistema da parte di minorenni, nonchè di non adottare una politica anti adescamento di minori da parte dei soliti utenti malintenzionati (leggi luridi e schifosi pedofili). Inoltre la stessa azienda non sarebbe in grado di far fronte ad eventuali reclami e/o segnalazione di abusi in modo accettabile.

In tutta risposta Facebook si è detta disponibile a collaborare e a potenziare i suoi controlli. Ma in realtà dicono le autorità, alla maggior parte dei reclami non è mai seguita risposta da parte dell'azienda.

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Invece l'11 settembre 2006:

News Feed... Facebook sotto accusa

Altre polemiche sulla privacy per il "social networking".

Sotto accusa questa volta è la funzione "News Feed" che avvisa immediatamente agli utenti-membri degli aggiornamenti, sia di piccole che di grosse dimensioni, effettuati nei siti da parte di amici.
Il sito di social networking nato dall’idea di alcuni geniali studenti di Harward e che raggruppa l’85% degli universitari americani, si è ritrovato in poche ore travolto dalla miriade di firme raccolte online per una petizione che chiedeva alla società di eliminare la funzione "News Feed"...

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Facebook sotto tiro incrociato

Doppia polemica scatenata contro il social network rivale di MySpace da due entità separate. Ad essere sotto accusa nel sistema Facebook sarebbe il poco rispetto della policy aziendale per la privacy dei suoi utenti. Sussiste anche l'ipotesi di illecito

Doppia grana per Facebook, che con i suoi tassi di crescita in rapida ascesa comincia a sperimentare i problemi dati dall'avere una base utenti molto estesa. Da una parte arrivano critiche sul modo in cui viene gestita la privacy degli utenti e dall'altra sull'autonomia che questi possono avere.

Le due diverse polemiche che negli ultimi giorni stanno tenendo impegnati gli uffici stampa della società dunque riguardano l'eventuale poco rispetto che Facebook avrebbe nei confronti dei dati personali che gli utenti sottoscrivono e diffondo attraverso il social network.

La prima grana viene da un gruppo guidato dall'organizzazione MoveOn che accusa Facebook di non curarsi della privacy degli utenti con il suo servizio pubblicitario Beacon. Esso prevede che chi lo voglia possa far si che i suoi contatti vedano all'interno del flusso dei suoi feed anche le attività che l'utente compie su alcuni selezionati siti esterni. Secondo MoveOn si tratta di una violazione della privacy ma Facebook con un comunicato stampa risponde seccamente che non può esserci violazione poichè le informazioni non sono pubbliche ma «condivise con una piccola selezione dei contatti più fidati presi nel network dell'utente. Inoltre ogni utente può scegliere se aderire o no al servizio». Curiosa la risposta di MoveOn: «se la tesi di Facebook è che condividere le proprie informazioni private con centinaia di migliaia tra gli amici più vicini non è lo stesso che rendere l'informazione pubblica, questo prova quanto deboli siano le loro argomentazioni».

Dall'altra parte invece Channel 4, a seguito di un'indagine, ha rilevato come sia difficile per chi lo voglia cancellare il proprio account Facebook e tutti i dati presenti. Molti dei dati inseriti infatti vengono mantenuti in vita anche dopo che un account è disattivato così che sia più facile eventualmente riattivarlo. Chi volesse cancellare ogni traccia della propria presenza su Facebook dunque dovrebbe eliminare manualmente ognuna delle foto che lo ritraggono o dei post scritti prima di disattivare il proprio account.

Ma contrariamente alla polemica promulgata da MoveOn, il caso sollevato da Channel 4 potrebbe rivelarsi una violazione del Data Protection Act, che prevede che le compagnie non debbano trattenere i dati per più tempo del necessario. «Le persone devono stare attente alle informazioni che mettono online, ma di certo anche le compagnie devono prendersi le loro responsabilità nell'assicurarsi di non trattenere informazioni, specialmente quelle riguardanti persone che non fanno più uso dei loro servizi» ha dichiarato il portavoce di Channel 4.

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Invece il 17 agosto 2008:

Facebook sotto accusa per la privacy

Guai in vista per Facebook. Appena dopo essere diventata il primo sito al mondo di social-networking con oltre 130 milioni di iscritti, la società fondata da Mark Zuckerberg si prepara a fronteggiare una causa collettiva presentata presso la Corte Distrettuale di San José, in California. Tra il 7 novembre e il 5 dicembre scorsi Facebook avrebbe acquisito e diffuso dati personali degli utenti senza il loro consenso, attraverso la sezione del sito «Beacon» che fa parte del sistema di raccolta pubblicitaria. Nel ricorso, si dice che «nessun consenso è stato ottenuto da parte delle persone che utilizzano Facebook Beacon, che non sono utenti di Facebook». La causa coinvolge anche altri grandi marchi dei media americani, come il colosso del videonoleggio Blockbuster.

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Facebook è pericoloso?
08/01/2009 - Gabriele Bindi

Dopo le polemiche per i fans dei mafiosi, Facebook è sotto accusa per il rischio di spamming e furto di identità. Come difendersi?
Da qualche settimana sul social network più cliccato al mondo sono spuntate delle pagine che inneggiano ai boss mafiosi come Bernardo Provenzano,Totò Riina o Raffaele Cutolo, con la conseguente protesta dei familiari delle vittime e della società civile. Ma le polemiche su Facebook continuano e sono più strutturali, riguardano cioè problematiche relative all'uso distorto delle informazioni reperibili, o alla risonanza che possono avere libere espressioni personali d'opinione.

Avere un profilo sul sito che è tra i 10 più cliccati al mondo, con più di 161 milioni iscritti, e in Italia un parco-utenti superiore ai 4 milioni (con un incremento negli ultimi mesi pari al 961%!), significa far parte di una rete di contatti praticamente infinita, dove è facile sfuggire ai controlli.

Sul fronte dello spamming Facebook ha fatto ottenere una multa senza precedenti pari a 873 milioni di dollari, perché l’Altlantis Blue Capital, questo il nome della società incriminata, è riuscita ad ottenere risultati ben più efficaci rispetto alle classiche mail inviate alla cieca, entrando in possesso degli account di numerosi iscritti e sfruttando proficuamente le rispettive amicizie, in un giro di contatti grazie ai quali, è proprio il caso di dirlo, “chi trova un amico trova un tesoro”.

Ma c'è qualcuno che ha cominciato a farne le spese anche solo per l'espressione delle proprie idee, come i 13 dipendenti della compagnia aerea Virgin Atlantic, che criticando su Facebook gli standard di sicurezza della società, hanno perso il lavoro perché gettato discredito sull’azienda.

Nel frattempo le aziende ne fanno un uso per la selezione del personale. Il Garante italiano della Privacy, durante la trentesima conferenza internazionale, dedicata ai social network, ha invece ricordato “la prassi invalsa presso molti uffici del personale di ricercare i profili-utente relativi a candidati all’assunzione o singoli dipendenti”. In altre parole, aziende che cercano di completare il curriculum del lavoratore cercando informazione nei loro profili in rete. E giudicano in base a fotografie, capacità di comunicazione, giudizi espressi sugli ex datori di lavoro.

“Il problema di Facebook, come delle altre reti sociali simili”, ha spiegato a Il Salvagente Nicola Fabiano, consulente legale per le tecnologie d’informazione e comunicazione di Adiconsum, “è quello di favorire la comunicazione e la diffusione di una quantità di dati personali senza precedenti, come fotografie, interessi, abitudini, e amicizie, con l’alto rischio che queste informazioni circolino senza freno”. Bisogna sapere, ci spiega l’avvocato, che nessun sistema informatico garantisce la protezione assoluta dei propri dati personali, e il nostro profilo può essere copiato da altri iscritti, o da terzi non autorizzati, per essere utilizzati con fini diversi da quelli che avevamo previsto. “Anche per questo”, aggiunge Fabiano, “non si potrà mai avere la certezza di scomparire dalla rete neanche dopo essersi cancellati dai siti, perché possono esistere copie di dati in mano ad altri, o alle società fornitrici del servizio”.

Il rischio descritto dall’avvocato di Adiconsum è un reato vero e proprio. Si chiama “furto d’identità”, e in rete, dove nascondersi dentro un mondo virtuale rende semplice ogni travestimento, sta trovando terreno fertile.

Che Facebook non vada preso alla leggera, a questo punto, è chiaro. E per proteggersi, sottolinea il dirigente della Polizia Postale, la migliore tutela possibile è la prevenzione da parte dell’utente.

È preferibile, quindi, evitare d’inserire informazioni personali come indirizzo di casa, telefono, o abitudini di vita; installare sul pc un buon anti-virus; creare un indirizzo di posta alternativo per navigare sui social network; ed evitare di scaricare messaggi di posta con file eseguibili.

Adiconsum, da parte sua, aggiunge di prestare attenzione ai minorenni, perché nonostante l’accesso ai social network sia permesso solo ai maggiori di 13 anni, tale norma può essere facilmente aggirata con false dichiarazioni. Raccomanda di leggere attentamente, prima dell’iscrizione, le norme sulla privacy; e consiglia di non dare il consenso all’accesso da parte di utenti esterni al network (Su Fb l’opzione è su impostazioni, privacy, ricerca, e la voce, da non spuntare, è “Inseriscimi nell'elenco di ricerca pubblico e rendimi disponibile per l'indicizzazione nei motori di ricerca”).

Per chi desideri ulteriori informazioni e chiarimenti, l’associazione dei consumatori invita poi a consultare on line la guida sul furto d’identità http://www.adiconsum.it

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:nocopy: :nocopy:
 
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~Rosw*
view post Posted on 27/1/2009, 12:52     +1   -1




io sono allergica ai siti come facebook...
i rapporti che si "creano"mi sembrano tutt'altro che veri.
 
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dj GCE
view post Posted on 27/1/2009, 14:28     +1   -1




Beh, anche negli altri posti di Internet si possono creare rapporti falsi...
Io non mi ci trovo, troppo invasivo ed idiota, non mi ci iscrivo, ed anzi probabilmente recedo anche da Netlog.
 
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view post Posted on 28/1/2009, 17:21     +1   -1

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e pensare che a me piaceva... ho solo gli amici che conosco e rifiuto chi non conosco per niente... :S mi conveniva... fin quando non ho saputo :S però bhò non sò se ci rimarrò...
 
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dj GCE
view post Posted on 28/1/2009, 21:10     +1   -1




Ormai la frittata l'hai fatta, è molto difficile tornare indietro.
 
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view post Posted on 29/1/2009, 13:13     +1   -1

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Ma in che senso scusa??? C'è anche Caty e i nostri colleghi son anche tutti lì... ma mica facciamo qualcosa di male noi xD
SPOILER (click to view)
mica siamo mafiosi o malintensionati :P
 
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dj GCE
view post Posted on 29/1/2009, 14:04     +1   -1




E che c'entra? Una volta iscritta è impossibile (o quasi) cancellare l'account, e le foto che hai caricato, se lo hai fatto, non verranno mai più rimosse sul server.
L'unico modo per uscirne è chiamare un avvocato.
 
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-Caty-
view post Posted on 29/1/2009, 16:42     +1   -1




ma guarda che l'account si può cancellare..

e poi basta saperlo usare.. a me ha fatto recuperare i contatti con le amiche spagnole ^^

 
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view post Posted on 31/1/2009, 13:33     +1   -1

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... appunto spiegalo al mio ragazzo che vorrebbe che mi cancellassi senza sapere di cosa si tratta e come si usa...
SPOILER (click to view)
per me ha solo paura di registrarsi perchè si verrebbero a scoprire sue conoscenze che io ancora non sò per la sua mania di non raccontarmi mai nulla del suo passato (o quasi).
 
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-Caty-
view post Posted on 31/1/2009, 19:26     +1   -1




e quindi che fai ti cancelli? :(

SPOILER (click to view)
mh.. può darsi sia x quello lory..
 
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dj GCE
view post Posted on 1/2/2009, 18:44     +1   -1




CITAZIONE (-Caty- @ 29/1/2009, 16:42)
ma guarda che l'account si può cancellare..

Ah sì? Dimostramelo! E non mi dire che Disattiva account corrisponde a cancellare, perché non lo è!
Fatti un giro su un motore di ricerca con "Cancellarsi da Facebook": vedrai dei risultati che ti faranno ripensare in merito alla tua affermazione (e purtroppo vale più o meno così per quasi tutti i network sociali).
 
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-Caty-
view post Posted on 1/2/2009, 19:05     +1   -1




ehi.. calma.. :blink:
una mia amica si è cancellata.. fino all'altro giorno era iscritta.. e ora non c'è più.
 
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~Rosw*
view post Posted on 5/2/2009, 15:09     +1   -1




io ero iscritta su netlog, prima che cambiasse nome nell'attuale (nemmeno mi ricordo quale era quello pria di netlog)
quando mi sono cancellata, il mio account era sempre presente. chissà se c'è ancora...
 
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12 replies since 26/1/2009, 17:30   200 views
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