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Attacco israeliano a Gaza: 206 morti, Barak: "E' il momento di combattere"

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icon7  view post Posted on 27/12/2008, 19:09     +1   -1

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Siciliana Sugnu!

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MEDIO ORIENTE
Attacco israeliano a Gaza: 206 morti
Barak: "E' il momento di combattere"


Offensiva dell’esercito israeliano contro obiettivi del gruppo integralista palestinese: ucciso anche il capo della polizia. Appelli della comunità internazionale per il cessate il fuoco

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Gaza, 27 dicembre 2008 - Riesplode la violenza nella Striscia di Gaza. A otto giorni dalla fine della tregua, scaduta il 19 dicembre, Israele ha lanciato una massiccia offensiva contro le istallazioni di Hamas in risposta agli attacchi contro le comunità israeliane nel Negev occidentale, con un exploit di violenza che non si vedeva da 20 anni.



L’offensiva di Tel Aviv è arrivata stamane dal cielo con una serie di raid aerei e una trentina di razzi che hanno colpito il porto, le caserme di polizia e le sedi di sicurezza sulla costa di Gaza. Fonti responsabili dei servizi di emergenza parlano di 206 palestinesi rimasti uccisi e almeno 400 feriti.



L’operazione di Israele nella Striscia di Gaza "non sarà facile nè breve e proseguirà per tutto il tempo necessario" con la possibilità anche se possa essere amplificata. Ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak che non ha risparmiato frasi intimidatorie: "C’e un tempo per la calma - ha detto Barak - e un tempo per combattere, ora è il momento di combattere". Mentre il ministro degli esteri, candidato premier, Tzipi Livni ha spiegato che "Israele sta facendo quello che è necesario per difendersi". Nonostante infatti nella Striscia di Gaza siano ormai calate le tenebre, non si fermano gli attacchi di Israele.



Come rappresaglia Hamas ha sparato alcuni razzi dal territorio palestinese verso il Sud dello stato ebraico dove è stato dichiarato lo stato di allerta. Hamas, ha fatto sapere Moussa Abu Marzouk, vice-capo dell’ufficio politico di Hamas a Damasco, reagirà "con ogni mezzo" all’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza. "Difenderemo le nostre donne e i nostri bambini con ogni mezzo necessario - ha detto - tutte le opzioni sono sul tavolo".



Hamas e altre organizzazioni palestinesi hanno anche fatto sapere di aver dato ordine ai miliziani di vendicare i raid israeliani. "È dato ordine a tutti i combattenti - si legge in una nota della Jihad islamica - di rispondere al massacro israeliano". Hamas ha poi lanciato un appello radio ai suoi uomini perchè colpiscano Israele,.
"Chiamiamo tutte le unità a vendicare" i raid sulla Striscia di Gaza colpendo "con forza il nemico", ha detto un portavoce del movimento fondamentalista che governa il territorio palestinese.



LA CONDANNA INTERNAZIONALE



Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi auspica che “questa nuova ondata di scontri non degeneri ulteriormente e chiede alle parti in causa di cessare subito i lanci di razzi su Israele così come i bombardamenti sulla striscia di Gaza”. Così in una nota il premier interviene sugli scontri “in Israele e nella striscia di Gaza che stanno provocando numerose vittime e feriti anche tra la popolazione civile”, scontri che il presidente “segue con preoccupazione”. ”Solo attraverso il dialogo - conclude Berlusconi - e non certo con le provocazioni e il ricorso alle armi, potrà essere trovata una soluzione stabile e duratura al conflitto in atto”.



Cessate-il-fuoco immediato su Gaza, dove un raid israeliano ha causato almeno 195 vittime tra i palestinesi.
L’appello è del responsabile per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Javier Solana. La Russia ha poi rivolto un appello a Israele perchè sospenda l’uso della forza e al Movimento di Resistenza Islamico, Hamas, di interrompere il lancio di razzi Qassam contro il deserto del Negev.



L’Egitto ha condannato l’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza e la Lega Araba ha chiesto alla Libia, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di convocare una riunione urgente dell’organo esecutivo del Palazzo di vetro.




Appello di Nicolas Sarkozy perchè cessi la violenza a Gaza. Con una nota dell’Eliseo, il presidente francese, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue, ha chiesto ai palestinesi di interrompere il lancio di razzi Qassam contro Israele meridionale e allo Stato ebraico di sospendere i raid aerei sulla Striscia di Gaza.



Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di evitare vittime tra i civili mentre gli aerei con la ‘stella di David’ bombardano Gaza; e hanno chiesto ad Hamas di interrompere il lancio di razzi Qassam. La Casa Bianca non è ha invece chiesto la fine del raid aereo israeliano, che ha già ucciso almeno 155 palestinesi, tra i quali molti bambini e civili. "I ripetuti lanci di razzi da parte di Hamas contro Israele devono cessare perchè la violenza finisca. Hamas deve porre fine alle sue attività terroristiche se vuole giocare un ruolo nel futuro del popolo palestinese - ha detto il portavoce Gordon Johndroe - Gli Stati Uniti inoltre chiedono ad Israele di evitare vittime tra i civili mentre colpisce Hamas a Gaza".



A distanza di poche ore dall’inizio della massiccia offensiva di Israele sulla striscia di Gaza, i media arabi che stanno seguendo in diretta gli avvenimenti riportano la generale protesta e le veemente condanna degli arabi. Al centro delle accuse, c’è soprattutto il governo egiziano, reo di non aprire i valichi di Gaza per prestare soccorso alle vittime palestinesi.



Non manca chi chiede di bloccare l’esportazione del petrolio all’occidente e chi, come il direttore del giornale palestinese al Quds al Arabi, definisce apertamente “traditore della patria” il presidente dell’Anp Abu Mazen.
La tv satellitare araba al Jazeera che segue gli avvenimenti in diretta non stop, ha trasmesso le immagini di centinaia di persone radunatesi di fronte alla sede del sindacato giordano nel centro della capitale Amman in un sit-in di protesta. Al grido di “Vergogna, Vergogna” i manifestanti chiedevano ‘intervento dei governi arabi contro “l’aggressione israeliana”, in particolare di quello egiziano. Un grande striscione recita: “Egitto ‘madre del mondo’ (così viene chiamato l’Egitto dai suoi abitanti) : forse Gaza non fa parte del tuo mondo?”.



Il presidente dell’Olp Faruk Kaddoumi, interpellato dalla tv araba, ha chiesto ai governanti arabi di “bloccare l’esportazione del petrolio all’occidente”. Nel suo appello pronunciato su al Jazeera, Kaddoumi si è rivolto pure alla Russia chiedendo “il blocco dell’esportazione del gas all’Unione Europea”, per costringere l’occidente a fare pressione su Israele per porre fine “alla carneficina in atto”.



Nonostante la sua netta condanna dell’”aggressione” israeliana, da più parti arrivano aperte critiche anche al presidente dell’Anp Abu Mazen. Il direttore del giornale palestinese Abdel Bari Atwan non ha esitato a definirlo come “traditore della Patria”, per “avere corso dietro Olmert a elemosinare briciole dimenticando la grande causa di un popolo”.



Scendono in campo soprattutto i leader islamici: con toni apocalittici i capi del movimento dei Fratelli Musulmani dell’Egitto e della Giordania, attraverso la tv al Jazeera, fanno appello alla popolazione araba a sollevarsi: “Ai soldati degli Eserciti arabi dico - ha detto Humam Said guida dei Fratelli musulmani giordani - è giunta l’ora di ribellarvi e puntare i vostri fucili contro l’odioso nemico sionista per andare in soccorso ai nostri fratelli palestinesi”. Sullo stesso tono interviene anche il capo della Confraternita islamica egiziana Mohammed Mehdi Qkif che ha chiesto al governo egiziano di “uscire dall’inerzia in cui si è chiuso, se non vuole che il popolo dica la sua parola”.

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