*LFD*foRuM - Informatica, Creazioni Grafiche e Utility WebMaster.

Gravina, il questore: "Corpi identificati, sono i fratellini Pappalardi

« Older   Newer »
  Share  
::lullabi::
view post Posted on 26/2/2008, 16:27     +1   -1




«Hanno avuto una morte orribile» Ciccio e Tore per un po' vivi nella cisterna
Prime analisi sui resti. Applausi all'uscita delle bare. La madre: «Sono certa che sono loro»

Mamma Rosa lo sa dalla tv: «La mia vita finisce oggi»



GRAVINA IN PUGLIA (Bari) - Una fine orribile. «Abbiamo la sensazione, benchè debba essere confortata con i dati tecnici, che abbiano subito un'orribile morte». Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Bari, Emilio Marzano, uscendo dal luogo in cui sono stati trovati i corpi senza vita di Francesco e Salvatore Pappalardi.

«SONO LORO» - «Per quanto riguarda i due corpicini, dobbiamo confermare ragionevolmente che si tratta di Ciccio e Tore» aveva detto in precedenza Marzano nei pressi della casa padronale abbandonata di Gravina in Puglia, nella cui cisterna sono stati trovati due cadaveri, confermando definitivamente che i resti umani scoperti casualmente dentro una cisterna appartengono ai due fratellini scomparsi nel giugno 2006.

APPLAUSO AI FERETRI - Un lungo applauso dai balconi di Via della Consolazione ha salutato le due bare all'uscita dal cortile del vecchio complesso di stabili dove, lunedì pomeriggio sono stati rinvenuti i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi venti mesi fa. Da tutti i balconi della piccola via nel centro di Gravina i residenti non hanno retto alla commozione e alle lacrime, è seguito uno scrosciante applauso. I resti di Francesco e Salvatore verranno portati al Policlinico, dove mercoledì mattina, nell'Istituto di medicina legale dell'Università di Bari, la signora Rosa Carlucci, madre dei due fratellini, dovrà fare il riconoscimento ufficiale dei resti.

SOGNO PREMONITORE - Chi non ha mai avuto dubbi in queste ore è Rosa Carlucci, la madre dei due fratellini. «Sono loro» ha detto la donna che vive in un altro paese ma che da lunedì non lascia Gravina. «Un anno fa - ha raccontato la signora Carlucci - avevo fatto un sogno premonitore, dove Salvatore, il più grande era caduto in fondo ad un pozzo, ma non pensavo mai che potesse essere tanto vicino». «Ho appreso la notizia dalla stampa - dice poi Rosa Carlucci -, nessuno si è preoccupato di avvisarmi. Ora ho perso tutte le mie speranze. La mia vita finisce qui».

LENTA AGONIA - Già da alcune ore giravano voci dagli ambienti investigativi in cui si cominciava a delineare l'ipotesi che i due fratellini potessero aver avuto una morte lenta, una morte atroce, peggiore di quella che sarebbe toccata loro se fossero morti a causa della caduta nel pozzo. Da alcuni dati emergerebbe infatti che, per qualche tempo, i bambini possano essere rimasti vivi nella cisterna. I corpi non sono in corrispondenza dell'imboccatura del pozzo, che è larga poco meno di un metro per un metro. Non sono quindi rimasti fermi dopo essere precipitati giù - gettati o caduti - per i 22 metri del cunicolo che dal terrazzo porta alla cisterna sotto l'edificio. I corpi infatti sono entrambi da un lato, a una distanza l'uno dall'altro di una quindicina di metri. Di qui la ricerca - confermata dal questore - di possibili luoghi di accesso alla cisterna diversi dall'imboccatura del cunicolo sul terrazzo. I due corpi inoltre sarebbero stati trovati rannicchiati, in posizione fetale.


ANALISI SUI CADAVERI - Nella cisterna in cui sono stati ritrovati i resti dei bambini sono in corso rilievi della polizia scientifica. Sul posto ci sono il medico legale Francesco Introna, il procuratore della Repubblica, Emilio Marzano, il sostituto procuratore inquirente, Antonino Lupo, il capo della squadra mobile della questura di Bari, Luigi Liguori, il comandante della compagnia carabinieri di Altamura, capitano Campora. Si cerca di capire come i due bambini possano essere caduti nel pozzo. La questura, stando ai primi lanci delle agenzie di stampa, tenderebbe ad escludere che si sia trattato di un incidente.

«NON E' CADUTA ACCIDENTALE» - «Mi sento di escludere categoricamente la caduta accidentale dentro il pozzo dei due bambini - ha detto il questore di Bari, Enzo Speranza -. Stiamo verificando questa mattina cosa c’è all’interno del pozzo, perché come tutti sapete sotto l’abitato di Gravina c’è un’altra città. I due corpi sono a distanza di circa sette metri l’uno dall’altro e non si vedono dalla superfice. Stiamo anche verificando se all’interno del fosso si possa accedere anche da altre vie». Per quanto riguarda le ipotesi investigative, il questore ha detto che «l’impianto accusatorio al momento resta in piedi anche perché diversi gradi di giudizio dei magistrati hanno condiviso la tesi accusatoria a cui si è giunti dopo aver valutato attentamente tutta la situazione, percorrendo anche la strada rumena. I due corpi presumibilmente - conclude Speranza - verranno estratti nella tarda mattinata o al massimo nelle prime ore del pomeriggio». Il questore ha anche precisato che il luogo era già stato ispezionato in passato durante le ricerche dei fratellini: «Sono entrati pure nel cortile. Infatti, c'è un segnale lasciato. Qui le forze di polizia ci sono già state».


IL VARCO - Il varco aperto è delle dimensioni di un metro per un metro e mezzo e consente di scendere, dopo aver percorso pochi metri al di sotto del piano stradale, sul fondo della cisterna vuota dove, a poca distanza l'uno dall'altro, ci sono i due corpi. Il lavoro è proceduto con martelli a percussione e motoseghe per aprire il varco nella muratura della casa antica, fatta di pietra e cemento. Dopo i rilievi e gli accertamenti di magistrati e inquirenti, sarà possibile avviare le operazioni di recupero dei corpi.

LA CISTERNA - Il luogo nel quale sono stati trovati i resti dei ragazzini è una cisterna per l'acqua, oggi completamente asciutta, alla quale si accedeva solo attraverso un cunicolo della larghezza di un metro per un metro e della lunghezza di 20-25 metri: l'imboccatura del cunicolo è sul terrazzo, nella parte più alta della casa. La cisterna vera e propria, che serviva alla casa come rifornimento idrico con la raccolta di acqua piovana, si trova a pochi metri sotto il livello stradale ed è una vasca dalle dimensioni parecchio maggiori di quelle del cunicolo di accesso.

CASE FANTASMA - La casa nella quale si trova la cisterna fa parte di un gruppo di abitazioni abbandonate, in via Giovanni Consolazione, a poca distanza dalla pineta comunale e dalla stazione ferroviaria di Gravina in Puglia, nell'area retrostante il municipio. Dista 400-500 metri da piazza Quattro Fontane, dove i due fratellini furono avvistati per l'ultima volta, secondo la testimonianza di un loro compagno di giochi: la distanza sarebbe percorribile a piedi in una decina di minuti.

[x]



Che dire due povere anime innocenti che adesso non ci sono piu', spero solo che adesso stiano bene e che si faccia luce su tutta questa faccenda che non fa altro che infangare anche il ricordo di quei due piccoli angeli.
 
Top
view post Posted on 9/3/2008, 04:17     +1   -1

Grafica, Informatica e Divertimento!
Siciliana Sugnu!

Group:
*LFD Founder*
Posts:
7,730
Reputation:
0
Location:
*Prov.Messina*

Status:


poveri piccoli ç_____ç !
 
Web  Top
1 replies since 26/2/2008, 16:27   26 views
  Share