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Parliamo dell'Olocausto... Shoah...

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icon9  view post Posted on 29/1/2008, 21:28     +1   -1

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Siciliana Sugnu!

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-_- SHOAH

La parola olocausto,che in greco significa "tutto bruciato", si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla Torah: si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull'altare del tempio. Solo in tempi recenti il termine olocausto è stato attribuito a massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano problematico l'uso di tale termine: viene infatti considerato offensivo dal punto di vista teologico pensare che l'uccisione di milioni di ebrei sia stata una "offerta a Dio"; inoltre il popolo ebraico non è stato "tutto bruciato", perché un suo resto è sopravvissuto al genocidio. Shoa (שואה, traslitterato anche Shoah o Sho'ah), che in lingua ebraica significa "distruzione" (o "desolazione", o "calamità", con il senso di una sciagura improvvisa, inaspettata), è un'altra parola utilizzata per riferirsi all'Olocausto. Questo termine viene usato da molti ebrei e da un numero crescente di non ebrei a causa del disagio legato al significato letterale della parola olocausto. Cionondimeno è riconosciuto il fatto che la stragrande maggioranza delle persone che usano il termine olocausto non intendono tali implicazioni. Infine molti Rom usano la parola Porajmos o Porrajmos («grande divoramento»), oppure Samudaripen («genocidio») per descrivere il tentativo nazista di sterminio.

:unsure: L’OLOCAUSTO NAZISTA E ALTRI GENOCIDI

Il termine olocausto viene principalmente utilizzato per indicare lo sterminio sistematico di circa 5 dei 7,5 milioni di ebrei che vivevano in Europa prima della seconda guerra mondiale. Il numero delle vittime è confermato dalla vasta documentazione lasciata dai nazisti stessi (scritta e fotografica) e dalle testimonianze dirette (di vittime, carnefici e spettatori) e dalle registrazioni statistiche delle varie nazioni occupate. In alcuni ambienti il termine olocausto viene usato per descrivere l'omicidio sistematico di altri gruppi che vennero colpiti nelle stesse circostanze dai Nazisti, compresi i gruppi etnici Rom e Sinti (i cosiddetti zingari), comunisti, omosessuali, malati di mente, Testimoni di Geova, russi, polacchi ed altre popolazioni slave (detti nel complesso Untermenschen). Aggiungendo anche questi gruppi il totale di vittime del Nazismo è stimabile tra i dieci e i quattordici milioni di civili, e fino a quattro milioni di prigionieri di guerra. Oggigiorno il termine viene usato anche per descrivere altri tentativi di genocidio, commessi prima e dopo la seconda guerra mondiale, o più in generale, per qualsiasi ingente perdita deliberata di vite umane, come quella che potrebbe risultare da una guerra atomica, da cui l'espressione "olocausto nucleare". Mentre oggigiorno il termine 'olocausto' si riferisce solitamente al summenzionato assassinio di ebrei su larga scala, viene a volte usato per riferirsi ad altri casi di genocidio, specialmente quello armeno e quello ellenico che portò all'uccisione di 2,5 milioni di cristiani da parte del governo nazionalista ottomano dei Giovani Turchi tra il 1915 e il 1923. Comunque, il governo turco nega ufficialmente che ci sia mai stato un genocidio, sostenendo che la maggior parte delle morti fu causata da conflitti armati, malattie e carestia, durante le rivolte della prima guerra mondiale; questo nonostante il fatto che molte delle vittime si ebbero in villaggi molto distanti dal campo di battaglia e che ci siano pesanti indizi che vi fosse stato un tentativo di colpire talune comunità non-islamiche (malgrado lo sterminio armeno non abbia coinvolto in quel periodo la comunità armena di Istanbul e le comunità ebraiche turche non abbiano subito particolari vessazioni, in quanto gruppo religioso).

:cry: CAMPI DI CONCENTRAMENTO E DI STERMINIO

I campi di concentramento per gli "indesiderabili" erano disseminati in tutta l'Europa, con nuovi campi creati vicino ai centri con un'alta densità di popolazione "indesiderata": ebrei, intellighenzia polacca, comunisti e gruppi Rom. La maggior parte dei campi era situata nell'area del Governatorato Generale. I campi di concentramento per ebrei ed altri "indesiderabili" esistevano anche nella stessa Germania: benché non fossero pensati specificatamente per lo sterminio sistematico, i prigionieri di molti di questi morirono a causa delle terribili condizioni di vita o a causa di esperimenti condotti su di loro da parte dei medici dei campi. Alcuni campi, come quello di Auschwitz-Birkenau, combinavano il lavoro schiavistico con lo sterminio sistematico. All'arrivo in questi campi i prigionieri venivano divisi in due gruppi; quelli troppo deboli per lavorare venivano uccisi immediatamente nelle camere a gas (che erano a volte mascherate da docce) e i loro corpi bruciati, mentre gli altri venivano impiegati come schiavi nelle fabbriche situate dentro o attorno al campo. I nazisti costrinsero anche alcuni dei prigionieri a lavorare alla rimozione dei cadaveri e allo sfruttamento dei corpi. I denti d'oro venivano estratti e i capelli delle donne (tagliati a zero prima che entrassero nelle camere a gas) venivano riciclati per la produzione industriale di feltro. Tre campi: Belzec, Sobibor, e Treblinka II, erano usati esclusivamente per lo sterminio. Solo un piccolo numero di prigionieri veniva tenuto in vita per svolgere i compiti legati alla gestione dei cadaveri delle persone uccise nelle camere a gas. Il trasporto dei prigionieri nei campi era spesso svolto utilizzando convogli ferroviari composti da carri bestiame, con un ulteriore elemento di umiliazione e di disagio dei prigionieri.

:unsure: EBREI

L'antisemitismo era comune nell'Europa degli anni '20 e '30 (anche se le sue origini risalgono a molti secoli prima). L'antisemitismo fanatico di Adolf Hitler venne esposto nel suo libro del 1925, il Mein Kampf, che, inizialmente ignorato, divenne popolare in Germania quando Hitler acquistò potere politico. Il 1° aprile 1933, poco dopo l'elezione di Hitler al cancellierato, il fanatico antisemita Julius Streicher, con la partecipazione delle Sturmabteilung ed attraverso le colonne della rivista antisemita Der Stürmer da lui diretta, organizzò una giornata di boicottaggio di tutte le attività economiche tedesche gestite da ebrei (l'ultima impresa gestita da ebrei rimasta in Germania venne chiusa il 6 luglio 1939). Nonostante la fredda accoglienza da parte della popolazione tedesca che fece rientrare il boicottaggio dopo solo un giorno, questa politica servì a introdurre una serie di progressivi atti antisemiti che sarebbero poi culminati nella Shoah. Con una serie di successive leggi le autorità tedesche limitarono sempre più le possibili attività della popolazione ebraica fino a giungere, nel settembre 1935, alla promulgazione delle leggi di Norimberga che, di fatto, esclusero i cittatini di origine ebraica da ogni aspetto della vita sociale tedesca. L'iniziale politica tedesca di obbligare gli ebrei ad un'emigrazione «forzata» dai territori del Reich raggiunse il suo apice nel corso del pogrom del 9-10 novembre 1938, passato alla storia con il nome di «Notte dei cristalli», quando circa 30.000 ebrei vennero deportati presso i campi di Buchenwald, Dachau e Sachsenhausen ed obbligati ad abbandonare, spogliati di ogni bene, la Germania e l'Austria (annessa nel marzo di quell'anno alla Germania) per poter riottenere la libertà. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale la politica di emigrazione forzata non poté più essere praticata con successo a causa delle difficoltà imposte dalla guerra stessa. La nuova «soluzione» si basò sul fatto che in molte città d'Europa gli ebrei avevano vissuto in zone ben delimitate. Per questo i nazisti formalizzarono i confini di queste aree e imposero una limitazione degli spostamenti agli ebrei che vi erano confinati, creando i ghetti moderni. I ghetti erano, a tutti gli effetti, prigioni nelle quali molti ebrei morirono di fame e malattie; altri furono uccisi dai nazisti e dai loro collaboratori dopo essere stati sfruttati nell'impiego a favore dell'industria bellica tedesca. Durante l'invasione dell'Unione Sovietica oltre 3.000 uomini appartenenti ad unità speciali (Einsatzgruppen) seguirono le forze armate naziste e condussero uccisioni di massa della popolazione ebrea che viveva in territorio sovietico. Intere comunità vennero spazzate via, venendo catturate, derubate di tutti i loro averi e uccise sul bordo di fossati. Nel dicembre del 1941 Hitler decise infine di sterminare gli ebrei d'Europa, durante la Conferenza di Wannsee (20 gennaio 1942), molti leader nazisti discussero i dettagli della "soluzione finale della questione ebraica" (Endlösung der Judenfrage). Dalle minute della Conferenza risulta che il dottor Josef Buhler, segretario di Stato per il Governatorato Generale, spinse Reinhard Heydrich ad avviare la «soluzione finale» nel proprio distretto amministrativo. Le decisioni prese a Wannsee portarono alla costruzione dei primi campi di sterminio nel contesto dell'Operazione Reinhard che provvide alla costruzione ed all'utilizzo di tre centri situati nel Governatorato Generale: Treblinka, Sobibór e Belzec che complessivamente, tra il 1942 ed l'ottobre 1943, portarono alla morte di 1.700.000 persone deportate dai ghetti attraverso l'utilizzo di camere a gas fisse e mobili che sfruttavano il monossido di carbonio per le uccisioni. Le «esperienze» maturate nei campi dell'Operazione Reinhard condussero all'ampliamento del campo di concentramento di Auschwitz, situato strategicamente in una zona di facile accessibilità ferroviaria, e alla creazione di quattro nuove grandi camere a gas ed impianti di cremazione presso il centro distaccato di Auschwitz II - Birkenau. Ad Auschwitz, per lo sterminio degli ebrei, vennero studiate nuove «soluzioni» che permettessero di eliminare il maggior numero di soggetti nel modo più rapido ed efficiente. Negli alti comandi nazisti, in particolare, si mirava al risparmio delle munizioni che divenivano preziosissime per l'avanzata sul fronte orientale. Vennero dunque utilizzate le camere a gas, nelle quali il gas Zyklon B (acido prussico) veniva immesso attraverso normali docce: le vittime morivano per asfissia nell'arco di 10-15 minuti. Si calcola che durante la seconda guerra mondiale persero la vita circa sei milioni di ebrei. Le condizioni di abbrutimento ed annichilimento della persona sono state riportate nelle pagine di Se questo è un uomo, capolavoro dello scrittore italiano Primo Levi, deportato ad Auschwitz e miracolosamente sopravvissuto alla prigionia nel campo di sterminio.

Altre info quì!

 
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dj GCE
view post Posted on 29/1/2008, 22:56     +1   -1




Effettivamente una brutta piaga, su cui credo però che non si sappia veramente tutto...
 
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1 replies since 29/1/2008, 21:28   47 views
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