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| Bullismo, picchiata da sei ragazze per le scarpe rosa È successo in un liceo dei Parioli. La preside sospende le 'bulle', ma poi la punizione viene tramutata in ore di volontariato sociale
Nelle scuole italiane si picchia anche per un paio di scarpe. È successo a Roma, nel liceo Manfredi Azzarita, nell'elegante quartiere dei Parioli. Sei ragazze hanno aspettato Elisabetta (nome di fantasia) all'uscita di scuola e l'hanno aggredita: spintoni, parolacce, insulti. I compagni, anche maschi, le incitano. Finché non interviene qualcuno, forse la preside a sedare la rissa. Per Elisabetta costole incrinate, qualche contusione, forse (nessuno conferma) un problema agli occhi.
Si torna quindi a parlare di bullismo, al femminile in questo caso, ma sempre bullismo. Violenze per motivi futili, in un ambiente sociale che non è mai portato come esempio di emarginazione. La sospensione delle ragazze è stata convertita in ore di di volontariato sociale. «Perché riflettano meglio e capiscano», spiega la preside.
Voi cosa ne pensate? È giusto tramutare la sospensione in volontariato sociale? Come si combatte il bullismo?
(31 ottobre 2007)
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